Questa assemblea vuole essere la prima di una serie che seguiranno ogni qualvolta sarà ritenuto opportuno dare informazioni in merito alla situazione della CRAIPI.
Vogliamo prima di tutto ringraziare coloro che votandoci hanno riposto la loro fiducia in noi e, con il nostro impegno, cercheremo di non tradirla. Per tutti gli altri speriamo di conquistarla in futuro con il nostro operato.
È vero che la CRAIPI è un istituto i cui delegati sono stati eletti secondo le diverse rappresentanze in liste nazionali delle OO.SS.
Personalmente rivendico l`appartenenza alla CGIL con tutte le sue peculiarità. Ma questo non pregiudica una cosa fondamentale: che gli interessi di tutti i lavoratori iscritti al Fondo rimangono l`obiettivo da preservare.
Inoltre, essendo gli unici delegati di rappresentanza su Milano, ci sentiamo investiti di una maggiore responsabilità.
Venendo all’oggetto dell’assemblea.
Come avete potuto leggere dal documento distribuito nei giorni scorsi, il 9 giugno si è svolta a Roma la prima Assemblea dei delegati (neo-eletti) in presenza del CdA (in scadenza e prontamente da rinnovare).
Una Assemblea che si è rivelata abbastanza tesa, perché conseguenza di una serie istanze ed esposti sull’operato del CdA che hanno portato (ma in realtà è ancora in atto) un’ispezione su tutta la documentazione da parte della COVIP.
La relazione di verifica dello Studio Olivieri e la presenza degli esperti a nome dei tre gestori finanziari principali del nostro Fondo sono stati la risposta, da parte della RAI e del CdA, che sarebbero dovuti servire a tranquillizzarci (noi e voi per inteso).
Effettivamente i relatori sono stati molto pacati ed hanno sottolineato, naturalmente, l’imprevedibilità di questi tempi del mercato finanziario: decidere di investire il giorno prima con tutti gli accorgimenti e le previsioni del caso potrebbero risultare non più adeguati il giorno seguente.
Ma nessuno qui ha la pretesa di avere la sfera di cristallo.
Abbiamo voluto, invece, esprimere il rammarico per una occasione persa: la costante informazione dei fatti, la difficoltà ad ottenere la documentazione in formato cartaceo, ad accedere alle verbalizzazioni delle assemblee precedenti, alla consultazione e ad una più assidua informativa a favore degli iscritti al Fondo.
Una dimostrazione che solo oggi, dopo forti pressioni, diversamente dagli anni precedenti, i delegati hanno potuto ottenere il “Bilancio di esercizio al 31/12/2008”. Ottenuto con buon anticipo sui tempi della discussione e la sua eventuale deliberazione che avverrà il 26 giugno.
Sappiamo che tra di voi ci saranno sicuramente persone che sapranno leggere il Bilancio a menadito.
Ma non è questo lo scopo della nostra assemblea.
Sicuramente è un aiuto per estrapolare e capire alcuni dati.
Per iniziare il dato per eccellenza:
il rendimento netto del Fondo per il 2008 è negativo (-6,6%).
Il decremento del valore attivo netto rispetto all’anno precedente è di poco più di 14 milioni di Euro rispetto ai 203,4 milioni di Euro del valore destinato alle prestazioni.
Occorre dire che il il decremento è, per ora, solo potenziale e diventerebbe reale solo se si dovesse smobilitare una grossa quantità di investimenti per ottenere liquidità.
Per quanto riguarda l’analisi del portafoglio degli investimenti possiamo dire che, fino al 31/12/08, era composto da un 80% di obbligazionari e il rimanente azionario. Attualmente (a maggio 2009) abbiamo un residuale azionario dell’1%.
Come distribuzione:
- Gestioni Patrimoniali 19,32 %
- OICVM (Organ di investim collett in val mob) IT+EU 20,84 %
- Assicurativi 38,80 %
- Titoli di Stato IT 12,10 %
- Altri 8,94 %
ISCRITTI ATTIVI al Fondo 7947 (+307 rispetto al 2007 )
aumentati in funzione dell’adesione con il TFR (legge 2005)
Come descritto nelle caratteristiche strutturali del Fondo, si sottolinea che le “disponibilità della CRAIPI vengono integralmente impiegate con norme di oculata prudenza”.
Non dimentichiamo che è un fondo istituito con accordo sindacale nel 1989 al fine di assicurare più elevati livelli di copertura prudenziale mediante l’erogazione di trattamenti pensionistici complementari e quindi con aspettative di lungo termine.
Per questo, ciò che riteniamo fondamentale, è verificare gli aspetti dello Stato Patrimoniale Attivo e i Conti d’Ordine che esprimono la quota a credito che il Fondo deve ricevere (attualmente in forte aumento soprattutto per le quote del TFR).
Un ragionamento di merito vogliamo farlo per le quote di anticipazione.
A fronte di un importo di contributi incassati pari a poco più di 21 milioni di Euro, l’erogazione per le anticipazioni è stato di 10,7 milioni di Euro.
La stragrande maggioranza è avvenuto per esigenze di tipo diverso dalle spese sanitarie e acquisto prima casa (1020 su 1175).
Ci sentiamo di dire che è necessario fare tornare la fiducia che negli ultimi tempi è mancata, sia per motivi di congiuntura economica, sia per la difficoltà a rapportarsi con gli organismi della CRAIPI.
È importante mantenere concentrata l’erogazione limitandola strettamente al trattamento pensionistico per evitare smobilitazioni patrimoniali che potrebbero essere fatte in momenti sfavorevoli.
Inoltre, in confronto ad altri Fondi Pensione, il nostro è relativamente piccolo. Quando si parla di investimenti vi sono, oltre alle commissioni di ingresso e di uscita, le commissioni di gestione.Queste ultime non sono fisse ma assumono un valore di favore se il cliente è VIP. E tali rimangono se la massa finanziaria rimane sufficientemente congrua.
Certamente una considerazione va fatta: occorre prevedere una maggior parte degli investimenti con scadenze e/o orizzonti temporali di più breve periodo. Questo per rendere più “malleabile” la liquidità finanziaria limitando eventuali rischi di pronta cassa in momenti di natura eccezionale.
Proporrei di fare un confronto con altri Fondi (dei quali è possibile verificare pubblicamente su internet il Bilancio 2008 deliberato con largo anticipo rispetto al nostro).
Il nostro ha le caratteristiche di un monocomparto con caratteristiche che dovrebbero essere considerate prudenti, conforme al criterio di capitalizzazione in regime di contribuzione definita, cioè è soggetta a un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura dell’11%.
Prenderemo due fondi di riferimento (Bilancio 2008):
COMETA
dei lavoratori Metalmeccanici e affini
COMPARTO MONETARIO PLUS + 2,37 %
COMPARTO SICUREZZA + 3,63 %
COMPARTO REDDITO - 3,56 %
COMPARTO CRESCITA - 15,67 %
TELEMACO
dei lavoratori della Telecomunicaz
WHITE/GARANTITO + 3,33 %
BLUE/CONSERVATIVO + 3,31 %
GREEN/PRUDENTE - 2,68 %
YELLOW/BILANCIATO - 12,17 %
ORANGE/CRESCITA - 19,38 %
Possiamo confrontare il nostro Fondo con le % suddette:
CRAIPI - 6,6 %
max 20 % titoli azionari
min 80 % titoli obbligazionari
Fondo COMETA
max 30 % titoli azionari
min 70 % titoli obbligazionari
COMPARTO REDDITO - 3,56 %
Fondo TELEMACO
max 25 % titoli azionari
min 75 % titoli obbligazionari
GREEN/PRUDENTE - 2,68 %
I dati si commentano da soli.
Il nostro punto debole rimangono i forti investimenti sugli assicurativi per molti dei quali l’ingresso è avvenuto nel 2001 quando il loro valore era sui massimi.
Cosa fare per il futuro?
- Ottenere immediatamente tutte le informazioni inerenti il Fondo
compreso i casi di conflitto dínteressi
- Fare una operazione di trasparenza e chiarezza a favore degli iscritti
- Sollecitare gli Organi della CRAIPI a svolgere il proprio compito di amministrazione e controllo in modo responsabile e onorevole.
E per quanto riguarda la particolare costituzione del Fondo:
- Rendere più flessibile il Fondo
- Rendere il Fondo appetibile a elementi esterni
- Aumentare lo Stato Patrimoniale con nuove risorse
- Appoggiarsi ad una gestione esterna di professionisti
- Proporre almeno la costituzione di comparto di garanzia, a rendimento garantito, almeno per il TFR
Mentre per i primi tre punti è dovere dei Delegati assembleari esigerlo per rispetto agli iscritti, il resto dovrà passare per il CdA auspicando che si effettui una discussione approfondita.
A dopo il 26 giugno per il risultato della deliberazione del Bilancio 2008.
Mauro Zorzan e Giorgio Calabria
(delegati CRAIPI di Milano)
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